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Clorazione shock piscina: come si fa e quale cloro utilizzare? 

Ah, l’estate! Sole, caldo e, ovviamente, la piscina. Cosa c’è di meglio che rinfrescarsi nell’acqua cristallina della propria piscina interrata o no durante una giornata calda? Ma, come ogni proprietario di piscina sa, mantenere l’acqua pulita e salubre può essere un vero e proprio rompicapo. Ed è qui che entra in gioco la clorazione shock piscina. 

Ma non temete, amici proprietari di piscina. La clorazione shock non è una pratica malvagia, ma piuttosto un’operazione essenziale per avere una piscina sempre al top. Infatti, non solo uccide i batteri e le alghe, ma permette anche di godere della propria piscina in tutta sicurezza. 

Ci sono molte domande che i proprietari di piscine si pongono sulla questione. Ad esempio, quanto cloro devo usare per la mia piscina? Quanto spesso devo eseguire la clorazione shock? E ci sono alternative? 

Siamo qui per rispondere a tutte queste domande e molto altro ancora. Mentre alcuni potrebbero considerare la clorazione shock della piscina come un compito noioso e fastidioso, ti mostreremo come può essere un’attività divertente e persino soddisfacente. Sì, hai letto bene! La clorazione shock della piscina può essere un lavoro simpatico se segui i nostri consigli. 

Non ti anticipiamo troppo. Continua a leggere il nostro articolo per scoprire come la clorazione shock della piscina può essere semplice e facile.  

Reazione dell'acqua durante la clorazione shock piscina

Cos’è la clorazione shock della piscina e come funziona 

La clorazione shock della piscina è una pratica essenziale per mantenere l’acqua igienica. In sostanza, questo processo chimico consiste nell’aggiungere una quantità elevata di cloro all’acqua per eliminare i batteri, le alghe e altri contaminanti che possono accumularsi all’interno della vasca.  

Praticamente, auando il cloro viene aggiunto all’acqua, si combina con i batteri e gli altri contaminanti, ossidandoli. Di conseguenza, li rende inattivi e non più pericolosi per i nuotatori.  

Inoltre, la clorazione shock della piscina può anche aiutare a prevenire la formazione di alghe nell’acqua, mantenendola cristallina e priva di odori sgradevoli.  

5 passaggi per una clorazione shock piscina perfetta  

Se sei nuovo/a alla clorazione shock della piscina, potresti non sapere come eseguirla correttamente. Ecco una guida passo-passo: 

  1. Verifica il pH dell’acqua utilizzando un kit di test apposito. Il pH dell’acqua dovrebbe essere tra 7,2 e 7,8 prima di eseguire la clorazione. 
  1. Calcola la quantità di cloro necessaria. Generalmente, devi aggiungerne una quantità che corrisponda al doppio della dose normale. Ad esempio, se normalmente usi 1 chilogrammo di cloro, dovresti aggiungere 2 chilogrammi per eseguire la clorazione shock. 
  1. Aggiungi il cloro. La quantità da aggiungere dovrebbe essere diluita in un secchio d’acqua e quindi versata lentamente lungo i bordi della piscina. 
  1. Fai circolare l’acqua per almeno 24 ore. Questo aiuterà il cloro a distribuirsi uniformemente. 
  1. Monitora i livelli di cloro dell’acqua della piscina utilizzando un kit di test del cloro. I gradi di cloro dovrebbero diminuire naturalmente dopo alcune ore, ma rimarranno nella gamma di sicurezza per il nuoto. 

Ricorda, è importante eseguire la clorazione shock della piscina solo quando necessario. In generale, dovresti eseguirla ogni 4-6 settimane o quando noti una diminuzione dei livelli di cloro dell’acqua. Tieni anche presente che l’acqua della piscina potrebbe apparire un po’ torbida subito dopo la clorazione shock, ma questo è normale e dovrebbe risolversi naturalmente con il tempo. 

Pastiglie di cloro e kit apposito a bordo piscina

Tipo di cloro perfetto: utilizzare il dicloro 

In commercio, ci sono diversi tipi di cloro che puoi utilizzare per il trattamento di clorazione shock della tua piscina. Tuttavia, è consigliabile utilizzare il Dicloro, una variante del comune cloro che contiene circa il 60% di cloro attivo stabilizzato. Questo prodotto è efficace sia per la sua composizione chimica che per la sua capacità di dissolversi rapidamente nell’acqua, agendo tempestivamente senza lasciare residui solubili. 

Inoltre, il Dicloro può essere utilizzato per diversi scopi, ad esempio per il trattamento shock all’apertura e alla chiusura della piscina, oppure ogni 15 giorni per il normale mantenimento dell’acqua. Non è certamente finita qui. Può anche essere impiegato per la rimozione delle alghe verdi, dopo un afflusso elevato di bagnanti, dopo abbondanti piogge o giornate particolarmente calde. Insomma, grazie alla sua stabilità, questo prodotto permette di prolungare la durata del cloro nell’acqua, riducendo i consumi anche quando la piscina è maggiormente esposta. 

Consiglio extra

Per ottenere i migliori risultati, il dosaggio consigliato di Dicloro è di circa 30-40 grammi per ogni metro cubo di acqua. Ad ogni modo, è importante sempre leggere attentamente le istruzioni riportate sul prodotto per garantire la corretta applicazione e idoneo dosaggio. 

Eccoci alla fine del nostro viaggio alla scoperta della clorazione shock per la piscina. Siamo sicuri che avrai imparato tutto ciò che c’è da sapere per mantenere la tua piscina sempre al top. Dalle precauzioni da seguire per un trattamento sicuro, alla scelta del giusto tipo di cloro, fino al dosaggio ideale per ogni esigenza: abbiamo scoperto tutto.  

Ricorda di seguire sempre le istruzioni riportate sul prodotto e di non avere paura di usare il Dicloro per sconfiggere qualsiasi problema si presenti. Quindi, preparati a goderti l’estate con la piscina perfettamente pulita e pronta per tuffi mozzafiato. E ricorda, anche se l’acqua della vasca sembra pulita e invitante, non tuffarti mai senza prima aver fatto la doccia. 

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